(per approfondire cliccare qui)
- realizzare un vero diritto allo studio: borse, alloggi, mense, aule, biblioteche, laboratori, ecc.;
2. riqualificare la didattica rivedendo rapidamente e radicalmente il dannoso “3 + 2”;
3. superare il precariato (non più di tre anni prima del ruolo), dando agli attuali precari lo sbocco in almeno 20.000 posti di ricercatori di ruolo su fondi statali;
4. sostituire le inutili idoneità e i meccanismi di cooptazione locale-personale con concorsi nazionali e commissioni interamente sorteggiate;
5. sbloccare gli avanzamenti di carriera all’interno di un ruolo unico della docenza;
6. superare i ‘nuovi’ statuti, per sostituire gli organi delle oligarchie locali con organi di partecipazione democratica di tutte le componenti.;
7. costituire un organo nazionale di rappresentanza e autogoverno del Sistema degli Atenei, eletto, direttamente e senza vincoli corporativi/categoriali, da tutte le componenti;
8. investire nell’Università così rinnovata quanto, in proporzione, fanno i Paesi più avanzati.