Toglierei nell’incipit sulla valutazione l’affermazione secondo cui la valutazione è in principio un’idea condivisibile: la valutazione della qualità della ricerca è fallita ovunque, è un principio assolutamente ideologico, non neutro, volto al controllo e all’esercizio di un potere sottratto a ogni controllo, dove è praticata da anni ha creato disastri tanto che è opinione condivisa che andrebbe abolita. È basilare criticarla in principio!
Aggiungerei fra le proposte l’abolizione almeno per l’università pubblica e per ogni centro di ricerca che riceva fondi pubblici (anche le uni private dunque!) della possibilità di brevettare i risultati della ricerca lasciando tutto in open access, come peraltro già affermato in una documento internazionale, la dichiarazione di berlino del 2003, sottoscritto da tutti gli atenei italiani nel 2005.
Sono un laureando presso l’Unibo in Economia sto facendo una tesi
sui beni comuni. Mi tenete aggioranto sulle vs iniziative??
grazie e buon bene comune a tutti
ugo
Toglierei nell’incipit sulla valutazione l’affermazione secondo cui la valutazione è in principio un’idea condivisibile: la valutazione della qualità della ricerca è fallita ovunque, è un principio assolutamente ideologico, non neutro, volto al controllo e all’esercizio di un potere sottratto a ogni controllo, dove è praticata da anni ha creato disastri tanto che è opinione condivisa che andrebbe abolita. È basilare criticarla in principio!
Aggiungerei fra le proposte l’abolizione almeno per l’università pubblica e per ogni centro di ricerca che riceva fondi pubblici (anche le uni private dunque!) della possibilità di brevettare i risultati della ricerca lasciando tutto in open access, come peraltro già affermato in una documento internazionale, la dichiarazione di berlino del 2003, sottoscritto da tutti gli atenei italiani nel 2005.